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Opere d'arte, stato conservativo e restauro: il caso dei nodi magici di Jack Clemente

28-05-2024

Quale artista migliore per parlare delle problematiche del restauro delle opere d'arte moderne e contemporanee se non Jack Clemente (1926/1974) che crea corde annodate, intrecciate, applicate in tasselli piccoli e tondi o perfettamente quadrati di legno su legni, e su tele; cascanti da sacche di stoffa; annodati stretti alla superficie ruvida e piana da cui sembrano nascere e appartenere, o da cui rotolano giù senza mai cadere davvero.
Con 1000 varianti di tono dello stesso colore bianco, ocra, marrone; talvolta più chiaro, a volte più scuro; ogni opera nella sua complessa semplicità è completamente diversa l'una dall'altra; ogni pezzo è unico, ogni assembramento nodale ha una vita a sé.
Ogni volta questo artista riesce a rinnovare il suo mondo primitivo nelle sue opere sempre nuove, che non pochi amatori tengono carissime nelle loro collezioni; mentre altri vorrebbero possederne almeno qualcuna.
È davanti a questi lavori così materici e profondi nel loro significato più intimo, così difficili da comprendere fino in fondo, che mantenerne l'integrità diventa necessario per  conservare intatto il loro significato e il messaggio artistico dell'autore.
Ed è sempre davanti a questi lavori che vale una riflessione in più in tema di restauro; così che anche nel contratto di compravendita di un'opera d'arte come queste, diverrebbe naturale porsi il problema di come intervenire in caso di necessità di manutenzione e/o conservazione; a chi rivolgersi e come intervenire tecnicamente.
La cosa migliore resta quella di un autore che dà precise indicazioni sul da farsi; senza anteporsi alla sua creazione che, tornando nelle sue mani nella qualità del miglior restauratore, correrebbe comunque il rischio di essere modificata irrimediabilmente; di farne la derivazione di un'opera nuova con la perdita definitiva di quella da cui nasce.
Il restauro infatti, si basa sulla necessità di garantire l’integrità materiale e il recupero dell'opera d'arte, proteggendo e trasmettendo i suoi valori culturali. 
Se l'arte classica ci ha insegnato il senso della permanenza nel tempo, l'arte moderna e contemporanea reca in sé il messaggio di un tempo più fragile caratterizzato dall'uso di materiali non convenzionali, e per questo anche la tipologia dell’intervento conservativo deve modificarsi e seguire questa trasformazione. 

Nelle attività di restauro e conservazione, resta intesa la necessità di garantire il diritto di paternità dell'opera dell'autore, non essendo accettabile un intervento che ne modifichi la natura e la trasformi in altro attraverso pratiche di deformazione, mutilazione od altra modificazione, che possano essere di pregiudizio all'onore o alla reputazione dell'artista; così come l'integrità dell'opera, sempre in base alla normativa vigente, dovrà essere preservata come il suo diritto morale; imprescrittibile e assoluto. Pena: una azione di risarcimento del danno che l'autore potrebbe esperire nei confronti del restauratore, o comunque del proprietario dell'opera che dispone inadeguatamente della sua necessità conservativa.
Quindi best practise nell'acquisto di un'opera d'arte è sapere preventivamente a chi rivolgersi e quali sono le modalità di intervento in caso di necessità di conservazione e restauro della medesima; anche grazie alle direttive – sempre gradite – dell'autore e dei suoi eredi (https://www.jackclemente.org/it/).

Un mezzo di ulteriore tutela potrebbe essere stipulare una polizza assicurativa volta a  coprire gli eventuali danni subiti dall’opera in fase di intervento.
Anche se l'artista trascurasse una riflessione sul destino delle proprie opere, sul loro stato conservativo o sulle iniziative da prendersi in loro tutela; per il solo fatto di essere state realizzate, il dovere di conservarle e preservarle spetta a chiunque le abbia incontrate per destino, per caso o per amore; come inciampando nelle corde annodate di Jack Clemente.

Nicoletta Barbaglia

(L'opera qui raffigurata: Jack Clemente - Esposizione Archeologie di un recente passato 1968 - Courtesy of Studio Gariboldi)

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